Stampa questa pagina
Vota questo articolo
(0 Voti)

 

 

In questo reparto contiamo cinque postazioni lavoro complete che occupano tre persone a tempo pieno, è dotato di tre stereomicroscopi, due Leica ed uno Zeiss, tre articolatori Sam, quattro micromotori, un fresatore parallalelometro Shick, tre spatole elettriche, una turbina ad acqua, un forno per la cottura della fibra di carbonio, un forno per ossidazione metalli, un forno per pressatura ceramica, una saldatrice laser Dentaurum, una lampada fotopolimerizzatrice, un computer MAC per l’analisi fotografica particolareggiata dei manufatti che facciamo con i clinici.

In questo reparto ogni modello viene esaminato al microscopio per verificarne la qualità dell’impronta; a seguito di esito positivo, si procede con lo scarto del moncone al fine di evidenziare il margine di chiusura/fine preparazione. Viene poi passata una lacca spaziatrice sui monconi, e successivamente si realizzano dei cappucci termostampati, andando a sigillare – sempre sotto microscopio - il margine di chiusura con una cera dedicata.

Si procede alla modellazione completa di questa tipologia di protesi con una cera adatta che viene poi scartata utilizzando un micromotore utilizzando frese calibrate, al fine di ottenere una struttura che può essere posizionata su una base per cilindri. Su questa stessa base, si cola il materiale da rivestimento, procedendo così con la fusione del metallo.

Effettuata la fusione, si procede con una cottura di omogeinizzazione del metallo, prima di passare alla rifinitura e mandare in studio per la prova del clinico sul paziente.

Al ritorno dalla prova, con riscontro positivo del clinico, si procede alla preparazione della struttura per la successiva apposizione della ceramica. Tale preparazione prevede l’ ossidatura ed il passaggio di una massa opacizzante. Come già sottolineato precedentemente, tutte le fasi di lavoro in questo reparto vengono eseguite con l’aiuto dello stereomicroscopio.

Diverse sono le tecniche adottate nella costruzione di barre o protesi su impianti, per la realizzazione di queste tipologie di protesi si utilizza un fresatore parallelometro per parallelizzare le mesostrutture.

Le corone pressate in Disilicato di Litio, dopo l’ esecuzione della modellazione completa, vengono poste in un apposito cilindro, quest’ ultimo viene rivestito con Press Vest, pressato in forno e, dopo un protocollo che prevede vari trattamenti con sabbie ed acidi, viene rimandato al reparto di estetica che ne curerà la rifinitura e lucidatura.

 

 

 

Letto 2844 volte